Roma fu una città dell’età antica, la cui storia come centro egemone, politicamente e culturalmente, si sviluppò lungo il fiume Tevere nell’antico Latium vetus,[1] per oltre un millennio (dal 753 a.C. al 476 d.C., continuando poi fino ai nostri giorni).Risulta verosimile che Roma sia nata dopo un lungo processo di aggregazione dei villaggi che sorgevano sulle colline circostanti il fiume Tevere (ad esempio sul Palatium, sul Cermalus o sulla Velia). Alcuni storici hanno poi creduto di poter disegnare lo sviluppo della città, come segue: la formazione della prima civitas quadrata sul Palatino, in seguito allargata al Septimontium e poi alla città delle quattro regioni.
La tradizione che racconta che Roma fu fondata con un atto di volontà di Romolo, sembra avere un fondamento di verità soprattutto in seguito alla scoperta, a opera dell’archeologo italiano Andrea Carandini, di un’antica cinta muraria (che potrebbe essere l’antico “muro di Romolo”) costituita da un muro a scaglie di tufo, con alla sommità incastri e tracce di una palizzata e vallo risalente al 730 a.C., eretto sul Palatino nel versante volto verso la Velia dietro la basilica di Massenzio alla base nord-orientale del colle Palatino. Tale cinta muraria potrebbe essere la conferma del tradizionale racconto sulla fondazione di Roma ed è quasi contemporanea a una fibula di bronzo dell’VIII secolo, raffigurante un picchio che acceca Anchise, il padre di Enea, punendolo per essersi unito a Venere. Secondo lo storico Tacito, infatti, il “solco primigenio” tracciato da Romolo sul Palatino, primo nucleo urbano della futura città di Roma, avrebbe incluso l’Ara massima di Ercole invitto, monumento non solo già esistente attorno alla metà dell’VIII secolo a.C., ma costituente uno dei quattro angoli della città quadrata. Ancora Tacito e Strabone aggiungono che il Campidoglio, la sottostante piana del Foro romano e il colle del Quirinale furono aggiunti alla Roma quadrata da Tito Tazio.Il leggendario solco tracciato da Romolo aveva probabilmente una funzione di pomerium e quindi di confine, ed è abbastanza verosimile, data l’antica conformazione del colle, che il primitivo muro[23] e il fossato che lo accompagnavano fossero stati realizzati solo sul lato tra il Germalo e il Palatino, a difesa del lato più esposto, anche se il pomerium, per il suo significato di cinta sacrale, doveva certamente circondare tutto il centro abitato.